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Il progetto Terzo tempo Culturale è stato concepito nell’ambito dei Corpi Europei di Solidarietà (European Solidarity Corps), pensato e sviluppato da un gruppo di giovani volontari al fine di promuovere opportunità di svago e tempo libero per i giovani nei quartieri di periferia di Napoli Est.
Con l’espressione –terzo tempo– si è soliti indicare, nel gioco del rugby, una delle più tradizionali caratteristiche di tale gioco che consiste nel far riunire i giocatori delle due squadre al termine della partita per un momento di giovialità e condivisione (anche di cibo e bevande), in altre parole per stare insieme come si sta tra amici. L’obiettivo generale del progetto è quello di contrastare la povertà culturale diffusa nel quartiere attraverso la realizzazione di attività educative e sociali dall’alto valore aggregante, con l’intento di stimolare le giovani generazioni a riflettere su tematiche sociali e di attualità, confrontandosi con i propri pari in un ambiente sicuro e stimolante.
Terzo Tempo Culturale è uno spazio culturale, sia nella sua accezione spaziale, sia nella sua accezione virtuale. La pandemia ha forzato mettere l’accento sulla seconda, ciò nonostante Terzo Tempo Culturale resta uno spazio di condivisione di valori e di esperienze per uscire fuori dalla logica di “periferia” ed essere così in grado, di esplorare nuovi mondi, altre realtà sociali attraverso altrettanti linguaggi creativi (cinema, fotografia, cultura del board game).
L’intervento ha inteso incidere su:
- Rafforzamento dello spirito di comunità e creazione di un presidio di resistenza civile e di legalità;
- Promozione dell’apprendimento informale e dell’apprendimento cooperativo;
- Promozione dell’apprendimento interculturale;
- Rafforzamento dello spirito critico e della coscienza dei giovani;
Le attività previste dal progetto hanno avuto esclusivamente una finalità sociale e culturale, non prevedendo in alcun modo nessun tipo di retribuzione per i volontari coinvolti né tantomeno pagamenti da parte delle persone che hanno partecipato o aderito alle varie attività. Le attività sono state pertanto libere ed aperte alla comunità nel rispetto del lavoro del gruppo di volontari.
Il progetto ha subito fortemente gli effetti della pandemia e delle conseguenti misure restrittive che sono state applicate nei vari ambiti, locali, regionali e nazionali. A dispetto delle difficoltà oggettive, il gruppo di volontari è riuscito a portare avanti il progetto, convertendo il programma in attività online e coinvolgendo fasce di giovani provenienti da diverse aree della città metropolitana di Napoli.
Con Terzo Tempo Culturale abbiamo piantato un piccolo seme in un territorio arido e nella stagione più difficile.